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Seconda Giornata Formativa 8 giugno 2010
La partecipazione è riservata ai partner accreditati.
"A PIU' VOCI: UNA RETE PER LA PREVENZIONE"
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Incontri di “Autoformazione sulle metodologie di lavoro, di ogni soggetto della rete, con i minori”
In particolare, il ciclo di 3 incontri coordinati da Marco Mietto, è orientato a sviluppare nella retedei partner, modelli e strumenti di programmazione, monitoraggio/valutazione delle attività.
2a Giornata Formativa
COME COSTRUIRE E GESTIRE LA RETE
“COME LA RETE PROGRAMMA LE ATTIVITA' DA REALIZZARE NEL PROGETTO, COERENTEMENTE COL PROBLEMA INDIVIDUATO E CONDIVISO E CON LA STRATEGIA ADOTTATA”
Catanzaro, Martedì 8 Giugno 2010
Presso:
Centro di Giustizia Minorile della Calabria e della Basilicata,
Via Francesco Paglia n. 47, Catanzaro
Docente: Dott. Marco Mietto
Direttore Rete ITER, Innovation Territory Energy & Resources for a New Welfare.
Formatore con provata esperienza nella promozione e sperimentazione territoriale delle politiche giovanili, avvio e consolidamento di partenariati, messa in rete delle politiche cittadine con quelle regionali, nazionali e comunitarie e con le altre realtà sparse sul territorio che fanno riferimento al mondo giovanile delle scuole, delle università, delle associazioni giovanili.
Programma
ore 9,00 Registrazione partecipanti ed inizio lavori
ore 11,30 break
ore 11,45 prosecuzione lavori
ore 13,15 buffet
ore 14,30 prosecuzione lavori
ore 17,00 Fine lavori
Il progetto indica come secondo punto della sua "programmazione dettagliata per obiettivi":
Promuovere azioni di prevenzione primaria e secondaria del disagio adolescenziale nei contesti formali e informali di aggregazione e socializzazione
attraverso:
1. Programmazione territoriale delle attività di prevenzione;
2. Sperimentazione di attività e laboratori socio-
3. Elaborazione dei contenuti emersi dai laboratori e produzione di materiale informativo in varie forme e con l'utilizzo delle nuove tecnologie;
4. Diffusione dei prodotti realizzati attraverso una campagna di comunicazione sociale (sito web, newsletter, convegno finale, ecc.);
5. Interventi di mediazione culturale con i destinatari appartenenti ad altre culture;
6. Iniziative conclusive delle azioni di prevenzione presso le varie sedi operative del progetto (es. festa, campo scuola, mostra, ecc.).
Anche in questo caso, il metodo adottato nella programmazione, consegna alla rete dei partners lo schema da utilizzare poi in sede di monitoraggio e valutazione.