Campo Cucullaro 2010 - Resoconto - A PIU' VOCI: una rete per la prevenzione

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Campo Cucullaro 2010 - Resoconto

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La partecipazione di Usabile :: Alcune immagini del Campo

Nell'ambito del Progetto "A più voci: una rete per la prevenzione", per Usabile hanno partecipato intervenendo, assieme ad Asil ed Euro sul tema "I ragazzi e... il Lavoro", Franco Caccia, sociologo, collaboratore e consulente di Usabile nel Progetto, Benedetta Garofalo, giornalista, Responsabile Ufficio Stampa del CSV Catanzaro e simpatizzante di Usabile e Carlo Crucitti, volontario, presidente dell'associazione che ha in atto un protocollo d'intesa con il CGM della Calabria e della Basilicata.



"Saper guardare avanti per avere un futuro..."

Non ci sono dubbi riguardo al fatto che ognuno di noi rappresenti qualcosa di “unico”. Ma a volte occorre che qualcuno ce lo rammenti: e quando questo avviene, di colpo diventa più facile riservare un po’ più di clemenza ad uno sbaglio commesso, certi che un episodio isolato o uno stato di sofferenza interiore avvertito da tempo non possa impedire che la propria esistenza diventi un capolavoro.
E tutti gli interventi programmati nel corso della quarta giornata del campo-scuola che, per il quarto anno consecutivo, il Centro di Giustizia Minorile per la Calabria e la Basilicata destina ad adolescenti affidati temporaneamente alle comunità e ai servizi minorili, hanno sottolineato come sia necessario cogliere le opportunità offerte per iniziare a progettare un futuro diverso. “Quest’esperienza in Aspromonte, che va ad inserirsi nell’ambito del progetto “Insieme”, è stata fortemente voluta dagli operatori nonostante le difficoltà economiche – è stato il commento di Angelo Meli, direttore del CGM per la Calabria e la Basilicata- Siamo tutti convinti, infatti, che momenti come questo servano a far crescere i ragazzi, e a farli prendere coscienza delle proprie possibilità”. Dal canto loro, i ragazzi del campo di Cucullaro (nei pressi di Gambarie d’Aspromonte) non hanno mai fatto scemare il loro livello di attenzione per tutta la durata dell’incontro, riservando nutriti applausi a Carlo Crucitti, presidente dell’associazione “Usabile” di Catanzaro, che aderisce al progetto “A più voci” – finalizzato alla realizzazione di una rete di prevenzione che, coinvolgendo con i fondi della perequazione sociale nove associazioni tra le province di Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria, il Centro di Giustizia Minorile, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e i comuni di Catanzaro e di Lamezia Terme, offre sostegno ai processi rieducativi in atto presso le strutture dei servizi minorili – al sociologo Franco Caccia, progettista di “A più voci”; a Maria Grazia Farina, in rappresentanza dell’associazione “Euro” di Palermo, promotrice di una serie di percorsi di legalità, per l’inserimento nel mondo del lavoro e l’acquisizione di competenze da parte dei minori, nelle quattro regioni (Calabria, Sicilia, Campania, Puglia) rientranti nell’ “Obiettivo Convergenza”, e ad Ivan Bruno dell’Accademia sociale per l’inserimento lavorativo (Asil). Per alcuni di questi ragazzi, come ha avuto modo di chiarire Ivan Bruno, l’opportunità di indirizzare al meglio la propria vita  si è tradotta in un contratto iniziale di borsa lavoro, grazie al protocollo d’intesa con Azienda Calabria Lavoro e alla pratica del “modello individualizzato”che viene adottata tenendo conto delle singole esigenze lavorative. Ma nell’imminente futuro gli operatori del settore cercheranno di adoperarsi per proporre soluzioni di reinserimento sociale che vadano ben oltre la singola esperienza lavorativa “ a termine”: è quanto si prefiggono Crucitti e Caccia, ad esempio, nel momento in cui, con il progetto “A più voci”, intendono far leva sui bisogni reali dei minori per rendere efficace la prevenzione dei comportamenti devianti, attraverso la previsione di laboratori formativi propedeutici all’inserimento lavorativo. Sulla stessa lunghezza d’onda è il progetto, di impatto nazionale, con cui l’associazione palermitana “Euro” si adopera per fornire ai ragazzi strumenti e conoscenze col presupposto di renderli parte attiva del territorio: “Tramite le azioni di ricerca, tutoraggio e orientamento, ed il training lavorativo (con l’attivazione di 132 borse lavoro), ci adoperiamo affinché vengano gettate le basi di una stabilità che vada al di là della durata del progetto – ha spiegato Maria Grazia Farina, giunta in Aspromonte a testimoniare un’esperienza ancora agli albori che coinvolge anche il CGM della Calabria – I minori destinatari del progetto, presi in carico dai servizi della Giustizia Minorile di quattro regioni del Sud, sono in tutto 2800: si tratta di un progetto alquanto ambizioso che ci spinge, comunque, ad agire per il meglio, vista la ricaduta che può avere sul territorio”.
Molto, però, dipende dai ragazzi stessi, come ha magistralmente avuto modo di sintetizzare don Sasà Santoro, in rappresentanza dell’istituzione ecclesiastica: “Per credere al valore dei progetti è necessario credere nel futuro e avere la capacità di guardare avanti. Chi non sa guardare avanti, infatti, è come un sacco vuoto che qualcuno deve riempire”.

Cronaca di una giornata al campo

La sveglia, al mattino, era fissata per le 7.30. Di corsa, il gruppo di turno veniva chiamato a servire ai tavoli la colazione, a rassettare e a dare una lucidata ai pavimenti dei vari piani di cui si compone l’enorme Istituto San Paolo di Cucullaro , adibito “a campo” dal 30 agosto al 3 settembre scorso. Tutti, infatti, erano tenuti ad osservare quanto stabilito: ma mai delle regole erano apparse più gradite ai quaranta ragazzi - affiancati da altrettanti operatori di varie comunità di accoglienza e dell’Ufficio Servizi Sociali per Minori (USSM) di Reggio Calabria (guidato dalla materna direttrice Giuseppina Garreffa e dal vicedirettore Stefano Fazzello, che in tutte le edizioni ha dettato con simpatia, e con fermezza al tempo stesso, i ritmi del campo) - abituati a cavarsela senza alcun punto di riferimento da seguire. E non è stato di certo un caso se gli operatori del campo avevano scelto la storia de “Il guardiano del faro” come “collante” delle attività dei cinque intensi giorni: così, per non sentirsi come l’equipaggio di una barca alla deriva, le regole sono state ampiamente rispettate, e gli stessi momenti di svago e di animazione – come il torneo pomeridiano di calcetto, le escursioni tra la fitta vegetazione dell’Aspromonte, le serate “a suon di musica” con le zampogne di Sebastiano Battaglia e Biagio Parise, ed il ricco repertorio del duo Macrì e Timpano – sono stati vissuti in maniera sana e condivisa tra i minori ed i loro giocosi operatori. A nessuno è sembrato pesare alzarsi presto, fare le pulizie e sedersi ogni volta in refettorio ad un tavolo diverso, per allargare il proprio cerchio di amicizie: i giorni, anzi, sono apparsi pochi a chi aveva già sentito dire meraviglie sulla vita del campo, e stava imparando a sentirsi finalmente “parte” di qualcosa. Tutto il resto, come le medaglie per la squadra uscita vittoriosa dal torneo (premiata nel corso dell’incontro pubblico con il direttore del CGM Angelo Meli, il dirigente generale del Dipartimento regionale delle Politiche Sociali Bruno Calvetta, il sindaco Zoccali del comune di Santo Stefano d’Aspromonte, il vicario della diocesi don Iachino, la vicepresidente della Provincia Tripodi ed i rappresentanti della Polizia di Stato e della Marina Militare) e le targhe per gli operatori delle comunità e dei Servizi per i Minori (a ricevere la targa, per conto del CGM, è stata Gioconda Caccia), ha fatto da contorno ad un’esperienza indimenticabile, in cui a ragazzi con le più svariate problematiche è stato restituito il diritto di sognare una vita diversa e possibile. E, al rientro, l’assenza della colonna sonora del film “La vita è bella”, adottata come “sveglia da campo” (alla quale si accompagnavano le “istruzioni” di Stefano Fazzello), sarà stata di certo avvertita da ciascuno di loro.
                                                                            
                                                                                               Benedetta Garofalo

                                                                                                Addetta stampa CSV Catanzaro

 
 
 
 
02/05/2014 ore
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