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Campagna di sensibilizzazione 17/18 novembre 2007
Con "Tornare bambini" Mani Tese propone una Carta d'Intenti con cui ogni realtà può sottoscrivere il suo impegno a difesa dell'infanzia. Le adesioni raccolte verranno portate all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
In questa occasione sarà distribuito dietro offerta L'Ecologioco: un gioco divertente e anche ecologico, perchè completamente biodegradabile. Il ricavato andrà a sostegno di "Tornare bambini" Per scoprire il prodotto: http://www.ecologioco.it
un esempio di realizzazione
TORNARE BAMBINI:
IL VOLONTARIATO CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO MINORILE
IL CONTESTO:
Secondo le più recenti stime dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), sono 218 milioni i bambini sfruttati nel mondo. La maggioranza ha tra i 5 e i 17 anni, lavora a tempo pieno, in attività pericolose, senza avere accesso neppure all’istruzione di base. Centinaia di migliaia di minori lavorano in Italia e non abbiamo stime “almeno approssimativamente accettabili” di quanti siano coinvolti nelle forme peggiori di sfruttamento, come l’accattonaggio o lo sfruttamento in attività criminali. Le periferie del Sud del mondo e quelle del nostro Nord sono accomunate dalla violazione dei diritti dei più deboli. L’8 settembre, in occasione della Giornata mondiale contro l’analfabetismo, l’Unesco ha ribadito dati ancora sconcertanti: al mondo ci sono 781 milioni di adulti che non hanno accesso all'istruzione di base. Settantadue milioni non sono mai andati a scuola, e molti di più l’hanno abbandonata.
MANI TESE
Mani Tese si occupa di sfruttamento del lavoro minorile da più di 10 anni, un impegno in prima linea per rompere la spirale analfabetismo–sfruttamento–povertà, che si concretizza in campagne e attività di pressione sulle istituzioni, a livello nazionale e internazionale, affinché mantengano gli impegni assunti per l’eliminazione di questa piaga. È diverso, infatti, parlare di lavori leggeri e
dignitosi, in cui molti minori nel mondo sono impegnati, e parlare di lavoro sfruttato, quello che compromette definitivamente l’infanzia di milioni di bambini. Istruzione gratuita e di qualità, lotta alla povertà, garanzia dei diritti fondamentali, regole chiare per le imprese che operano nei Paesi del Sud del Mondo: questi i punti chiave della strategia che, secondo Mani Tese, deve diventare priorità nell’agenda politica dei governi.
LE AZIONI DELLA CAMPAGNA
La società civile
Mani Tese ha elaborato una carta d’intenti contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Rappresenta lo strumento principale della campagna: l'adesione alla carta d'intenti viene proposta alla società civile, alle parti sociali, alle istituzioni, alle scuole e all’opinione pubblica.
Oltre alla carta di intenti, i cittadini possono partecipare attivamente alla buona riuscita della campagna attraverso azioni concrete di volontariato (ad esempio saremo presenti nelle librerie Feltrinelli di tutta Italia nel periodo prenatalizio).
La pressione politica
Crediamo che tutti gli attori possano giocare un ruolo cruciale contro lo sfruttamento dell’infanzia, chiedendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite -che in dicembre prenderà in esame i progressi nell’attuazione del documento A World Fit For Children del 2002-di agire con una volontà politica forte e determinata per rispettare gli impegni presi a livello internazionale. “Tornare bambini” contro lo sfruttamento economico dei minori e la violazione dei diritti dell’infanzia, e per garantire l’accesso all’istruzione universale tramite risorse finanziarie adeguate a livello nazionale e nei programmi di cooperazione internazionale allo sviluppo.
I progetti nel sud del mondo
Lo sfruttamento del lavoro minorile ha spesso origine dalla povertà delle famiglie di provenienza; infatti genitori che non hanno modo di mantenere i propri figli accettano come inevitabile che fin da piccoli partecipino alle attività necessarie alla sopravvivenza della famiglia o, peggio, che si allontanino con persone sconosciute seguendo il miraggio della formazione professionale in una città lontana. Mani Tese ha perciò deciso di legare alla campagna 3 progetti, uno in Asia, uno in Africa e uno in America Latina, per dare concretezza alle parole, per fare seguire atti concreti alle dichiarazioni di intenti.
I progetti di cooperazione di Mani Tese vengono gestiti da partner locali dell’associazione, che conoscono da vicino le esigenze della popolazione e il contesto culturale. Il fenomeno del lavoro minorile viene affrontato da un lato con interventi diretti a favore delle componenti più fragili della società, come donne e bambini, e dall'altro avviando un processo di sviluppo integrato. Questo implica il sostegno all’avvio di attività generatrici di reddito, e il monitoraggio dei bisogni di base della comunità per individuare possibili soluzioni per le case, l’approvvigionamento di acqua potabile, la salute e l’igiene, la gestione delle strutture comuni, la salvaguardia dell’ambiente.
In Asia: nelle cave di calce dell'Andhra Pradesh
Vivere a Piduguralla, nell’Andhra Pradesh, non è semplice. L’economia del villaggio è interamente basata sulla produzione della calce, prodotta dall’estrazione di pietre calcaree poi riversate nelle fornaci che sia aprono a molti metri di altezza. Non ci sono strutture di sicurezza e protezioni per gli occhi e le vie respiratorie: nascere nella “città della calce” porta molti bambini a lavorare fin da piccoli con i genitori per fronteggiare la povertà, senza tempo libero per lo studio e il gioco. Mani Tese collabora con l’associazione locale ASSIST per eliminare il lavoro infantile, e con il progetto n. 2105 continua l’azione per il microcredito, l’istruzione, il miglioramento delle condizioni igieniche.
In Africa: per il diritto all'istruzione in Benin
A Partago, in Benin, una scuola c'è: una struttura vecchia e troppo piccola per contenere tutti i bambini in età scolare. Così molti rimangono esclusi dalla possibilità di studiare. Il progetto n. 2142 di Mani Tese risponde alla richiesta della comunità locale, che necessita di un sostegno concreto per l'acquisto dei materiali e per l'avvio dei lavori per la costruzione di un nuovo edificio. Un piccolo
investimento per garantire un'istruzione di qualità a circa 400 bambini, in un ambiente appropriato e adatto alle loro esigenze.
In America Latina: nelle strade di Città del Guatemala
Le strade di Città del Guatemala sono piene di bambini e giovani, spesso orfani, fuggiti dalle campagne a causa della crescente povertà. Vivono in un contesto di violenza e disgregazione sociale, in condizioni igieniche e sanitarie precarie, senza accesso all’istruzione. Qui nasce l’azione del Movimento dei giovani di strada (MOJOCA), che attraverso attività di socializzazione, sensibilizzazione ed alfabetizzazione offre loro la possibilità di studiare e di inserirsi nella società. Il progetto n. 2140 di Mani Tese permetterà a 20 giovani di ricevere una borsa di studio per frequentare le scuole medie o superiori.